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Acquisizione aziende

Oggi la velocità è uno degli elementi che maggiormente caratterizza il mercato e il tessuto imprenditoriale, così come il progresso tecnologico che si trova in forte accelerazione. Si concretizza pertanto la possibilità per le imprese di attingere sempre più rapidamente e facilmente a strumenti e conoscenze di vario genere per ottimizzare i processi aziendali e, quando necessario, per risolvere, o quanto meno arginare, le criticità.

Uno dei problemi che purtroppo l’imprenditore può trovarsi a dover risolvere riguarda la convenienza o meno nel salvare un’attività, soprattutto se questa si trova in una situazione di forte sofferenza e le prospettive di ripresa sono oggettivamente scarse.

In diversi casi, infatti, applicare controverse e rischiose strategie per mantenere in piedi un’attività potrebbe non rivelarsi la scelta più opportuna.

Un’impresa che versa in uno stato di crisi a causa della difficoltà nell’adattarsi alle variazioni del mercato, o semplicemente a causa di una mala gestione dei processi, e che non possiede valide e concrete prospettive di crescita, tantomeno di ripresa, il più delle volte determina un inutile dispendio di risorse che non porta comunque alla risoluzione della crisi.

Quando si prospetta un tale scenario, la scelta maggiormente responsabile e idonea che l’imprenditore può assumere risulta essere quella di risanare la situazione societaria tramite un programma di CESSIONE aziendale.

Questa tipologia di progetto prevede una prima fase di verifica approfondita della situazione aziendale, mediante un accurato studio svolto da professionisti del settore.

Esaminate le condizioni dell’attività, si procede con la cessione delle quote e con la nomina di un Liquidatore, attraverso un Notaio o un Commercialista abilitato, con la garanzia di una soluzione definitiva nel rispetto della Legge e della Privacy.

L’ACQUISIZIONE a ZERO COSTI di un’azienda in stato di crisi, o talvolta sull’orlo del fallimento, la procedura di messa in liquidazione e la successiva cessazione, permettono all’Imprenditore di evitare un possibile danno di immagine, nonché una segnalazione in Centrale Rischi, entrando nel database bancario come cattivo pagatore, con tutte le ovvie e incresciose conseguenze, o, peggio, essere inserito negli elenchi dei fallimenti.

Nel caso in cui l’acquisizione riguardi un’attività che, pur trovandosi in uno stato di crisi risulti risanabile, si può prendere in considerazione, dopo un’ampia e scrupolosa valutazione dei rischi (imprenditoriali e non) la possibilità di permettere la prosecuzione aziendale.