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Finanza agevolata

Incentivi fiscali e bandi

Il complesso mondo dei fondi e dei relativi bandi che riconduciamo al concetto di “Finanza Agevolata”, coinvolge diverse Istituzioni ed è caratterizzato da una serie articolata di programmi e tipologie di aiuti.
La prima importante distinzione riguarda la gestione, diretta o indiretta delle risorse.

Fondi europei diretti

Sono gestiti dalle Direzioni Generali della Commissione Europea. Vengono resi disponibili alle aziende, agli enti e agli atri soggetti beneficiari, attraverso programmi volti a perseguire gli obiettivi generali che l’Europa si è proposta sui temi di maggiore rilevanza. I soggetti interessati a partecipare, appartenenti ai 28 Paesi membri, possono quindi rispondere alle “call for proposal” di loro interesse e presentare progetti, solitamente all’interno di partenariati internazionali, con l’obiettivo di ottenere il cofinanziamento degli stessi. Il principale strumento europeo di finanziamento diretto della Ricerca, Sviluppo e Innovazione è Horizon Europe.

Fondi europei indiretti

Sono rappresentati dai fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE), strumenti finanziari della politica regionale dell’Unione Europea il cui scopo è quello di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale riducendo il divario fra le regioni più̀ avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. Sono Fondi aggiuntivi rispetto all’ordinaria spesa pubblica degli Stati e le risorse previste vengono distribuite secondo una programmazione settennale.

La Programmazione comunitaria prevede in Italia la realizzazione di Programmi Operativi:

  • PON – Programma Operativo Nazionale
  • POR – Programma Operativo Regionale

 cofinanziati da Fondi Strutturali e di Investimento Europei, denominati:

  • FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale
  • FSE – Fondo Sociale Europeo
  • FEASR – Fondo Europeo Agricolo Sviluppo Rurale 
  • FEAMP – Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca

Finanza agevolata

ZES unica

Queste agevolazioni sono aggiuntive rispetto alle misure che i singoli Paesi mettono a disposizione del tessuto economico nazionale, per esempio attraverso le Leggi di Bilancio, con forme di aiuto che vanno dal contributo a fondo perduto, al finanziamento agevolato, all’incentivo fiscale.

A partire dal 1° gennaio 2024 viene istituita la c.d. “ZES unica”, Zona economica speciale per il Mezzogiorno, che permetterà alle aziende già operative e a quelle che si insedieranno di beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d’impresa.

La ZES ricomprende i territori appartenenti alle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia

Credito d’imposta per investimenti nella ZES Unica per il 2024

Per l’anno 2024 e fino al 2026, le imprese che acquistano beni strumentali, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise, ammissibili alla deroga prevista dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e nelle zone assistite della regione Abruzzo, ammissibili alla deroga prevista dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, possono beneficiare di un contributo, sotto forma di credito d’imposta, nella misura massima consentita dalla medesima Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 e nel limite massimo di spesa definito.

L’agevolazione si applica agli investimenti relativi:

all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, 

nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato. 

L’agevolazione non si applica:

ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo,

alle imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento ed alle imprese in difficoltà.

Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro. 

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